Dall’avvio del progetto EE-Metal fino alla sua conclusione, avvenuta nel febbraio 2019, sono state molte le iniziative portate a termine nei confronti delle piccole e medie imprese del settore della lavorazione dei metalli: con le attività sul campo sono stati installati sistemi SCADA per il monitoraggio dei consumi energetici, realizzate diagnosi energetiche e implementati sistemi di gestione dell’energia ISO 50001. Svariate sono state anche le iniziative di divulgazione verso le imprese e il personale tecnico, per es. attraverso seminari tecnici, workshop e newsletter, con l’obiettivo di promuovere conoscenza e consapevolezza e far nascere una vera e propria cultura dell’efficienza energetica
A questo punto, una volta concluso il progetto, è lecito chiedersi se le imprese coinvolte in EE-Metal abbiano o meno realizzato gli interventi di efficienza energetica indicati nelle diagnosi, per capire quale sia stato l’effettivo impatto dell’iniziativa.
Considerando le 20 PMI del settore metalworking coinvolte in Italia, al termine del progetto più della metà di queste (55%) avevano realizzato almeno uno degli interventi migliorativi suggeriti mentre un 10% delle aziende non aveva ancora realizzato investimenti perché questi erano programmati per il 2019.
Complessivamente sono quindi state effettuate 29 azioni di miglioramento che hanno consentito un risparmio annuo di energia primaria pari a 838.000 kWh (3.800 Sm3 di gas naturale e 368.000 kWh di energia elettrica). Ciò si traduce in una mancata spesa per l’energia di circa 60.000 € e un beneficio ambientale in termini di mancate emissioni di CO2 pari a 123,3 tonnellate all’anno.
Una buona fetta degli interventi (30% sul totale) si è concentrata sui sistemi di produzione e distribuzione dell’aria compressa, seguita dagli impianti di illuminazione e dai motori elettrici ad alta efficienza (15% a pari merito). Il restante 40% delle azioni riguarda i sistemi di monitoraggio dei consumi, il miglioramento dei sistemi di riscaldamento, la riduzione delle dispersioni di calore e il revamping dei macchinari di processo.
L’analisi di questi dati statistici mostra quindi un impatto molto positivo del progetto sulle aziende selezionate e lascia intravedere la reale e concreta intenzione da parte di queste ultime di proseguire in questo percorso virtuoso di miglioramento continuo. Molto resta ancora da fare ma la strada intrapresa è quella giusta.