Adozione di sistemi di controllo di gestione tra cui sensori di presenza, timer, ecc.
Migliori tecniche disponibili (BAT)
Le BAT prevedono l'ottimizzazione dei sistemi di illuminazione artificiale.
Breve descrizione tecnica
L'lluminazione artificiale rappresenta una parte significativa dell'energia elettrica consumata in tutto il mondo. Negli uffici, dal 20 al 50 per cento dell'energia totale consumata è riconducibile all'illuminazione. Dato più significativo, per alcuni edifici oltre il 90 per cento dell' energia consumata per le lampade è una spesa inutile dovuta a sovra-illuminazione. L'illuminazione dunque rappresenta un aspetto critico dell'utilizzo attuale di energia, soprattutto nei grandi uffici e laddove ci sarebbero molte alternative all'impiego di energia nell'illuminazione.
Ci sono diverse tecniche disponibili per ridurre al minimo il fabbisogno energetico negli edifici:
a) identificazione dei requisiti di illuminazione per ogni area
Questo è il punto di partenza per decidere quanta luce sia necessaria per una determinata attività. Le tipologie di illuminazione sono classificate in funzione della loro destinazione d'uso (illuminazione generale, localizzata, o operativa per il processo), legata principalmente alla distribuzione nello spazio della luce prodotta dall'apparecchio. Chiaramente, per illuminare una passerella è necessaria molta meno luce rispetto a una postazione di computer.
In generale, l'energia consumata è proporzionale al livello di illuminazione di progetto. Ad esempio, un livello di illuminazione di 800 lux potrebbe essere scelto per un ambiente di lavoro che comprende sale riunioni e conferenze, mentre un livello di 400 lux potrebbe essere adottato per i corridoi di passaggio:
- per illuminazione generale si intende l'illuminazione complessiva di un'area. All'interno di un edificio potrebbe essere una lampada da tavolo, poggiata sul pavimento o montata a soffitto. All'esterno invece l'illuminazione generale di un parcheggio può essere ridotta, fino a 10 – 20 lux, poiché i pedoni egli automobilisti, abituati alla scarsa luminosità, avranno bisogno di poca luce per attraversare la zona
- l'illuminazione operativa è principalmente legata a funzioni di processo ed è solitamente la più intensa, per scopi quali la lettura o il controllo dei materiali o dei pezzi. Ad esempio, per stampe di bassa qualità possono essere necessari fino a 1500 lux; alcune attività di ispezione o operazioni chirurgiche richiedono livelli ancora più elevati.
b) analisi della qualità e del design dell'illuminazione
- l'integrazione della pianificazione degli spazi con l'interior design (inclusa la scelta delle superfici interne e delle geometrie delle stanze) per ottimizzare l'uso della luce naturale. Ciò ridurrà il consumo energetico portando anche un impatto favorevole sulla salute umana e le prestazioni
- pianificazione delle attività per ottimizzare l'uso della luce naturale
- analisi dello spettro luminoso adeguato alle attività sottoposte a luce artificiale
- selezione di impianti e tipologie di lampade che adottano le migliori tecniche disponibili per il risparmio energetico.
Alcuni esempi di lampade per l'illuminazione includono:
- lampade ad incandescenza: una corrente elettrica passa attraverso un sottile filamento, riscaldandolo e favorendo l'emissione di luce. Il bulbo di vetro impedisce che l'ossigeno entri in contatto con il filamento caldo distruggendolo. Un vantaggio delle lampadine a incandescenza è che possono essere prodotte per una vasta gamma di tensioni, da pochi volt fino a diverse centinaia. A causa della loro relativamente scarsa efficienza luminosa, le lampade ad incandescenza vengono gradualmente sostituite in molte applicazioni da lampade a fluorescenza, lampade a scarica ad alta efficienza, lampade a LED e altri dispositivi.
- lampade ad arco o a scarica: lampada ad arco è il termine generale per una classe di lampade che producono luce attraverso un arco elettrico (o arco voltaico). La lampada è costituita da due elettrodi, in genere in tungsteno, separati da un gas. Tali lampade utilizzano gas nobili (argon, neon, cripto o xeno) o miscele di questi gas. La maggior parte delle lampade contengono inoltre sostanze aggiuntive, quali mercurio, sodio, e/o altri alogenuri metallici. La comune lampada a fluorescenza non è altro che una lampada ad arco voltaico a bassa pressione contenente mercurio, con un bulbo rivestito internamente da fosforo luminescente. Le lampade a scarica ad alta intensità impiegano potenze maggiori rispetto alle lampade a fluorescenza e sono disponibili in molte versioni a seconda del materiale utilizzato. L'illuminazione potrebbe essere pensata con lampade a scarica o almeno lampade con lampo. Il tipo di lampada prende spesso il nome dal gas contenuto nel bulbo e comprende neon, argon, xeno, cripto, sodio, ioduri metallici e mercurio. Le più comuni lampade a scarica sono:
- lampade a fluorescenza
- lampade ad alogenuri metallici
- lampade al sodio ad alta pressione
- lampade al sodio a bassa pressione.
- Lampade a zolfo: la lampada a zolfo è un sistema di illuminazione altamente efficiente, a pieno spettro e senza elettrodi. La luce è generata da un plasma allo zolfo eccitato da microonde. Fatta eccezione per le lampade a fluorescenza, il tempo di riscaldamento delle lampade a zolfo è considerevolmente più breve rispetto ad altre lampade a scarica, anche a basse temperature. Raggiunge l'80% del suo flusso luminoso massimo entro venti secondi e può essere riavviata circa cinque minuti dopo il suo spegnimento
- Diodi a emissione di luce (LED), compresi i diodi organici (OLED): un LED è un diodo semiconduttore che emette luce su un ristretto spettro luminoso. Uno dei vantaggi principali dell' illuminazione a LED è la sua alta efficienza, misurata come flusso luminoso per unità di potenza elettrica in ingresso. Se il materiale che emette è un composto organico, il diodo prende il nome di OLED. Rispetto ai normali LED, gli OLED sono più leggeri e possono anche essere flessibili. Entrambe le tecnologie sono già utilizzate per applicazioni commerciali, ma a livello industriale sono ancora limitate.
I diversi tipi di lampade presentano efficienze notevolmente differenti tra loro.
Al momento la fonte più efficiente di luce elettrica è la lampada al sodio a bassa pressione. Produce una luce arancione quasi monocromatica che distorce pesantemente la percezione dei colori. Per questo motivo, è generalmente utilizzata nell'illuminazione pubblica per ambienti esterni. Le luci al sodio a bassa pressione generano inquinamento luminoso che può essere facilmente filtrato, al contrario degli spettri a banda larga o piena.
Dati utili per le scelte sul tipo di illuminazione sono disponibili tramite il Green Light Programme. Si tratta di un'iniziativa volontaria di prevenzione che stimola i consumatori di elettricità non residenziali (pubblici e privati), indicati come 'Partners', a chiedere alla Commissione europea di installare tecnologie d'illuminazione efficienti nelle loro strutture quando (1) è redditizio, e (2) mantiene o migliora la qualità della luce.
c) gestione dell'illuminazione
- stimolare l'uso di sistemi di controllo di gestione tra cui sensori di occupazione, timer, ecc al fine di ridurre il consumo di energia elettrica
- sensibilizzare gli occupanti degli edifici su un utilizzo il più efficiente possibile degli apparecchi di illuminazione
- effettuare la manutenzione dei sistemi di illuminazione per ridurre al minimo lo spreco di energia
Benefici ambientali conseguibili
Risparmio energetico.
Effetti collaterali
Alcuni tipi di lampade (vapori di mercurio, fluorescenti) contengono sostanze chimiche tossiche come mercurio o piombo. Alla fine della loro vita utile, le lampade devono essere riciclate o smaltite correttamente.
Dati operativi
È importante scegliere il corretto spettro di colore, oltre che l'intensità luminosa, in funzione del contesto e dell'attività. In caso contrario, non solo si assiste a sprechi di energia, ma l'illuminazione eccessiva potrebbe portare a effetti negativi per la salute, come ad esempio emicranie frequenti, stress e aumento della pressione sanguigna. Inoltre vanno evitati fenomeni di abbagliamento che possono diminuire l'efficienza dei lavoratori.
Sistemi di illuminazione notturna sono associati anche a irregolarità nel ciclo mestruale.
Per valutare l'effettività, la baseline e i modelli post-installazione è possibile utilizzare metodi associati a misurazioni e verifiche (M & V):
M & V - Opzione A: Si concentra sulla valutazione delle modifiche impiantistiche da specifiche tecniche di progetto. Fattori chiave delle prestazioni sono determinati con misurazioni spot o a breve termine e attraverso fattori operativi (es. ore di funzionamento) stabiliti sulla base dell'analisi dei dati storici o spot. I fattori di rendimento e funzionamento sono valutati o verificati con frequenza annuale.
I risparmi sono calcolati usando calcoli di ingegneria con misurazioni spot o a breve termine, simulazioni al computer, e/o dati storici.
Il costo è legato al numero dei punti di misura. Circa 1 – 5% del costo di installazione
M & V - Opzione B: I risparmi sono determinati dopo il completamento del progetto mediante misurazioni di breve termine o misurazioni continue effettuate per tutta la durata del contratto sul dispositivo o sull'intero sistema. Entrambi i fattori di performance e operativi sono monitorati.
I risparmi sono calcolati usando calcoli di ingegneria a partire dai dati misurati.
Il costo è legato al numero e al tipo dei misuratori, oltre che al periodo di analisi/misurazione. In genere 3-10% del costo di installazione.
M & V - Opzione C: Dopo il completamento del progetto, i risparmi sono determinati a livello di edificio o intera struttura utilizzando l'anno corrente e i dati storici del misuratore.
I risparmi sono calcolati usando i dati del misuratore attraverso tecniche che vanno dal confronto semplice all'analisi di regressione multivariata (oraria o mensile).
I costi dipendono dal numero e dalla complessità dei parametri nell'analisi. In genere 1 – 10% del costo di installazione.
M & V - Opzione D: I risparmi sono determinati mediante la simulazione di componenti di impianto e/o dell'intera struttura.
I risparmio vengono calcolati sulla base di una simulazione/modellistica opportunamente calibrata con i valori di fatturazione oraria o mensile e/o con misure sugli usi finali di energia.
Il costo dipende dal numero e dalla complessità dei sistemi valutati. In genere 3-10% del costo di installazione.
Ulteriori informazioni: http://www.evo-world.org/.
Applicabilità
Tutti i casi.
Tecniche quali l'identificazione dei requisiti di illuminazione per ogni area, la pianificazione delle attività per ottimizzare l'uso della luce naturale, la selezione dei corpi illuminanti e delle tipologie di lampade secondo le esigenze specifiche per l'uso previsto e la gestione del sistema di illuminazione sono applicabili a tutti gli impianti IPPC. Altre soluzioni quali la pianificazione degli spazi per ottimizzare l'uso della luce naturale sono applicabili esclusivamente agli impianti nuovi o ricondizionati.
Fattori economici
Gli investimenti del progetto Green Light utilizzano tecnologia collaudata, prodotti e servizi che possono ridurre il consumo energetico per l'illuminazione tra il 30 e il 50%, con tassi di rendimento tra il 20 e 50%.
Fattori chiave per l'implementazione
- Salute e sicurezza sul lavoro
- risparmio energetico
Esempi applicativi
Ampiamente diffuso.